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La ripartizione modale lungo il corridoio del Brennero: qual è il binario da seguire?

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La ripartizione modale lungo il corridoio del Brennero: qual è il binario da seguire?
La ripartizione modale lungo il corridoio del Brennero: qual è il binario da seguire? - © https://pixabay.com, 2019

La ripartizione modale attuale del traporto merci

Le Alpi rivestono un ruolo chiave per il trasporto merci all’interno dell’Unione Europea. L’Alto Adige è attraversato da nord a sud dal corridoio del Brennero, il più importante valico transalpino europeo in termini di numero medio di veicoli per il trasporto di merci e passeggeri. Negli ultimi cinque anni lungo tale asse è stato registrato un incremento di oltre il 20% del traffico merci stradale, che ha raggiunto i livelli più alti mai rilevati. Nel contempo, il trasporto ferroviario, ha registrato un aumento molto più contenuto. Come risultato di questo trend, nel 2017 sono state movimentate 49.4 milioni di tonnellate, di cui il 72% via strada ed il 28% via ferrovia.

Le strategie e le misure introdotte

In questo quadro il potenziamento del Trasporto Combinato (TC) può essere una possibile opzione per ridurre il divario esistente tra le due modalità di trasporto. Tale soluzione soffre però di alcune criticità legate ai costi elevati, alla variabilità dei tempi di trasporto ed alla mancanza di infrastrutture adeguate, che rendono quest’opzione meno attraente rispetto a quella stradale.

A livello politico, vi è un forte interesse per questa tematica: la Delibera nr.01/2018 della Giunta del GECT “Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino indica un ambizioso pareggio, da conseguire entro il 2027, nella ripartizione modale del trasporto merci via strada e via ferrovia, non identificando però quali misure concrete possano portare al raggiungimento di questo obiettivo. Alcune misure sono già state introdotte in Tirolo, quale ad esempio il divieto di circolazione settoriale, ma tali misure necessitano di una migliore integrazione e cooperazione con le regioni confinanti. Altre misure sono state avviate dalle due Province Autonome di Bolzano e di Trento, che hanno stanziato incentivi economici per favorire il TC lungo le tratte ferroviarie provinciali. Inoltre, l’apertura della galleria di base del Brennero prevista per il 2027, può contribuire a diminuire tale divario. Tuttavia, esse non sono state finora in grado di invertire la tendenza degli ultimi anni.

Il ruolo dei centri intermodali

Risulta quindi di primaria importanza interrogarsi sull’opportunità di adottare alcune misure integrative. Tra queste, riveste un ruolo chiave il potenziamento dei centri intermodali, elementi chiave che influiscono sull’efficienza del TC. Nell’attuale assetto, lungo l’asse del Brennero, se si considerano i centri di Verona e Monaco quali nodi all’estremità, la provincia autonoma di Bolzano è l’unica a non essere dotata di un centro intermodale, pur detenendo una quota di partecipazione del vicino interporto di Trento. Il contributo elaborato nell’ambito del progetto Smartlogi ha inteso comprendere quindi se la realizzazione di un nuovo terminal in tale territorio possa rappresentare una soluzione efficace per ridurre i volumi di trasporto su strada, favorendo al contempo quelli su rotaia. I risultati rivelano che sussistono alcuni interrogativi legati al costo-opportunità per la realizzazione di nuovo nodo infrastrutturale, legati in primis ad un’insufficienza della domanda attuale, nonché criticità di carattere localizzativo e legate a componenti di natura tecnica, economica e strategica.

Fonte: https://pixabay.com, 2019

Ciò premesso è evidente che l’attuale condizione del traffico merci lungo il corridoio del Brennero non sia sostenibile nella sua forma attuale ed è importante attivare misure per un migliore equilibrio del trasporto merci a livello transnazionale, non solo nelle principali aree urbane, ma anche in quelle caratterizzate da una domanda di trasporto minore. Più che la realizzazione di una nuova infrastruttura, un’attenzione particolare può essere rivolta al potenziamento delle soluzioni tecnologiche ed ICT dell’interporto di Trento. Una più efficiente gestione dei traffici “ultimo miglio” infatti, consentirebbe una maggiore razionalizzazione dei costi delle operazioni nei terminal, che talvolta pongono fuori mercato il costo della trazione ferroviaria. Potrebbe quindi valere la pena investire sul miglioramento dell’interporto di Trento per il rilancio del TC con benefici rivolti non solo al contesto locale, ma anche al più ampio corridoio del Brennero? La risposta verrà con le attività future del progetto Smartlogi.

Autore: Giulia Sommacal

Approfondimento:

http://www.smartlogi.eu
http://www.camcom.bz.it/it/tavola-rotonda-alla-camera-di-commercio

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Citation

https://doi.org/10.57708/b22007955
Sommacal, G. La ripartizione modale lungo il corridoio del Brennero: qual è il binario da seguire? https://doi.org/10.57708/B22007955

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