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Energia e coraggio

L’ingegner Sergio Marchiori di Alperia racconta la sua smart city

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Sergio Marchiori

© Alperia/Marion Lafogler

by Valentina Bergonzi

Una riflessione olistica sull’idea di città moderna, con un'incursione nella vita privata. A colloquio con Sergio Marchiori, ingegnere, direttore della Business Unit Smart Region di Alperia SpA.

Smart è sinonimo di internet, high tech. Le reti di gas e luce sono nate ai tempi della rivoluzione industriale. Come si collocano nella rivoluzione della smart city?

Sergio Marchiori: Io penso alla città come a un’azienda: chi ci vive è lo stakeholder, il cliente. La pubblica amministrazione e chi fornisce ogni tipo di servizio devono fare il possibile per rispondere ai bisogni dei propri clienti. La tecnologia che abbiamo oggi ci rende possibili cose impensabili fino a dieci anni fa, ma l’obiettivo deve rimanere una città più vivibile, indipendentemente dal settore in cui operiamo.

Un approccio tutto sommato molto umanista per un ingegnere.

Marchiori: Guardi, noi tecnici diciamo che si può fare di tutto, tanto più con i mezzi che abbiamo a disposizione oggi. Il nodo centrale però è la visione.

E la visione da dove dovrebbe arrivare?

Marchiori: L’input non può che arrivare dalla pubblica amministrazione, cioè da chi gestisce la città. È suo il compito di capire di quali servizi abbia bisogno la cittadinanza. A me personalmente interessa meno avere una app – faccio per dire – che mi segnali i parcheggi liberi, vorrei invece più mobilità sostenibile e un unico codice per accedere a ogni tipo di servizio. Per qualcun altro potrebbe essere diverso, e per questo la pubblica amministrazione dovrebbe interrogare la cittadinanza e definire una struttura di priorità. Questo, spesso, manca.

In Alperia due anni fa abbiamo deciso di digitalizzare tutti nostri processi: è un’operazione a cuore aperto. Ma è la scelta giusta per non rimanere tagliati fuori dai giochi.

Qual è l’ostacolo principale secondo lei?

Marchiori: Cambiare significa avere il coraggio di affrontare un problema, cambiare mentalità, mettersi in gioco: cioè ci vuole un sacco di energia. Per questo qualche volta è più facile non fare nulla. Le faccio un esempio. In Alperia due anni fa abbiamo deciso di digitalizzare tutti nostri processi: le assicuro che è un’operazione a cuore aperto. Ma è la scelta giusta per non rimanere tagliati fuori dai giochi. Questa è la base per il futuro, non è il punto di approdo. Vale lo stesso per la smart city: prepariamo le città di ieri al domani.

Quindi non vede un problema di costi?

Marchiori: Negli investimenti tecnologici l’unico parametro che conta è il tempo di recupero. Parliamo di investimenti che, prima o poi, non solo si ripagano, ma fanno anche risparmiare. Un solo esempio: migliorare l’efficienza dell’illuminazione pubblica introducendo le luci led, come è stato fatto in parte a Bolzano, porta a un risparmio di energia del 70-80 per cento. Se poi ai led aggiungiamo un sistema di dimmeraggio che adatti l’intensità dei lampioni alle condizioni ambientali reali – come fanno gli schermi dei nostri smartphone – avremo un ulteriore risparmio sul residuo del 10-20 per cento. Quindi no, il costo non è un problema; piuttosto lo è il tempo. Questi cambiamenti sono progetti a lungo termine. Se l’orizzonte è quello del mandato elettorale, non può funzionare.

Migliorare l’efficienza dell’illuminazione pubblica introducendo le luci led, come è stato fatto in parte a Bolzano, porta a un risparmio di energia del 70-80 per cento.

In un contesto aziendale come quello di Alperia come vi state muovendo?

Marchiori: Ci siamo dati una priorità strategica: la sostenibilità. È nel DNA di Alperia, che produce energia rinnovabile, e siamo convinti che oggi le città debbano essere sostenibili nell’interesse dei cittadini-clienti. Questa convinzione guida ogni nostra scelta. Come Business Unit Smart Region ci stiamo concentrando su tre assi: telecomunicazioni, ingegneria per migliorare l’efficientamento energetico (in azienda e per clienti sia industriali sia privati) e mobilità elettrica da fonti rinnovabili. Con i nostri 260 punti di ricarica per mezzi elettrici contribuiamo a tenere l’Alto Adige in linea con la media europea, anzi un po’ meglio (115 prese ogni 100mila abitanti contro una media europea di 100), e molto al di sopra della media italiana (40 prese ogni 100mila abitanti).

Nella sua vita c’è stata una svolta più smart delle altre?

Marchiori: Per lavoro mi occupo da sempre di cambiamenti: sono disposto ad affrontarli e credo di aver anche una certa capacità di gestirli. Tutti gli studi sulle nuove tecnologie distinguono tra entusiasti,early adopter, scettici e super scettici. Quando credo che il risultato valga la pena, sto nella prima categoria.

E nella vita privata?

Marchiori: L’acquisto dell’auto elettrica, un paio di anni fa. Non tornerei più indietro. Ora il viaggio non è più il modo per raggiungere la destinazione nel modo più veloce; devo pianificarlo, concedermi più tempo e viverlo in modo diverso. Ma mi creda sono rivelazioni: è più rilassante e soprattutto non ho più crisi di coscienza ecologica quando mi capita di viaggiare da solo!

Alperia Spa


Alperia è un provider di servizi energetici a livello nazionale. La sua sede è a Bolzano. Produce energia da fonti rinnovabili (in Alto Adige gestisce 24 centrali idroelettriche), gestisce oltre 8.000 chilometri di rete elettrica e sei centrali di teleriscaldamento, vende energia per produzioni, edifici e mobilità elettrica. Ha collaborato con l’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research al progetto Sinfonia.

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