earth observation

03 October 23


Workshop EuroGEO a Bolzano: i dati di osservazione della Terra devono essere accessibili a tutti

Importanti ambiti di utilizzo sono la protezione dalle catastrofi e dai cambiamenti climatici, l’agricoltura sostenibile e la gestione delle acque

Dati sul tempo, sulle condizioni della vegetazione e delle foreste, sulla copertura nevosa: diversi tipi di dati riferiti alla superficie terrestre, raccolti sia dai satelliti che dalle stazioni di misurazione a terra, devono essere riuniti in un unico sistema e resi accessibili. Questo è l’obiettivo dell’iniziativa internazionale GEO, alla quale partecipano stati e istituti di ricerca da tutto il mondo. Dal 2 al 4 ottobre 2023, i membri della sezione europea EuroGEO si riuniranno a Bolzano. L’incontro dedicato all’osservazione della Terra è organizzato da Eurac Research in collaborazione con la Commissione europea (Direzione Generale Ricerca e Innovazione) e con l’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Alla conferenza seguirà, dal 4 al 6 ottobre, un workshop di ricerca del progetto OEMC (Open-Earth-Monitor), che mira a creare un’infrastruttura informatica open-source nel campo dei dati ambientali.

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06 April 23


New satellite technology tested in the Schnalstal/Senales valley to measure the thermal conductivity of snow and monitor water resources

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In the past few days, a small Cessna aircraft carrying an experimental technology flew over the Senales Valley in South Tyrol between Vernagt /Vernago Lake and Grawand /Croda delle Cornacchie. Over the course of two flights, over a clearly defined path, a sensor measured the heat exchange between snow and air. On the ground, along the same routes, eight teams led by Eurac Research experts measured snow depth with scaled rods and weighed the snow to determine its type. If analysis of the data collected proves the technology is reliable and the measurements match those taken on the ground, it could go on to be mounted on satellites to help monitor how snow depth changes over the course of the season more accurately, and how much melted snow slides downhill as a result. The study came about through a collaboration between Eurac Research, Milano Bicocca University and the Italian space agency (ASI), with the participation of the Office for Hydrology and Dams of the Autonomous Province of Bolzano, the foresters of Naturns/Naturno, ARPA Valle d'Aosta (Regional Environmental Protection Agency) and the CNR IRPI (National Research Council), and the support of the Alpin Arena Schnals Senales.

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21 September 22


Snow: two weeks less on average in mountain areas than in 1982

New study by Eurac Research confirms negative global trends in mountain areas

As this year’s dry summer draws to a close we are all looking forward to a winter season filled with precipitation that is neither extreme nor destructive. A study by Eurac Research recently published in the Nature journal’s Scientific Reports paints a discouraging picture of recent decades. Between 1982 and 2020, the period of snow cover in mountain areas around the world decreased by an average of about 15 days. The Alps are in line with the average where the reduction in snow cover sits between 10 and 20 days. The study strengthens the results of earlier research by extending the observation period and has also helped to make a NASA model more accurate.

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16 September 22


Siccità nelle Alpi: un nuovo strumento online fornisce uno sguardo d’insieme

Eurac Research, insieme a un team di ricerca transnazionale, ha sviluppato un portale liberamente accessibile e aggiornato che rende visibili gli indici di siccità

L’estate del 2022 è stata particolarmente calda e secca. Ma non ci sono state anche in passato estati simili a cui poi sono seguiti anni “normali”? Per poter classificare meglio le anomalie climatiche e riconoscerne gli sviluppi, i partner di ricerca delle regioni alpine, guidati da Eurac Research, hanno raccolto ed elaborato tutti i dati disponibili sulla siccità nella regione alpina degli ultimi 40 anni. Sul sito web https://ado.eurac.edu, le deviazioni dalla media come serie temporali sono liberamente accessibili sotto forma di mappe e grafici costantemente aggiornati. L’“Alpine Drought Observatory” (Osservatorio della siccità alpina) è pensato per chi lavora nell’amministrazione nel campo della silvicoltura e dell’agricoltura, nella gestione delle acque, nei servizi meteorologici o nella protezione civile, oltre a tutti gli interessati.

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30 June 22


Drought: new web application monitors water supplies stored in the form of snow throughout the Alps

ESA-funded research-business collaboration prototype is unveiled

The consequences of a dry and warm winter such as that of last year, are felt the following summer when those who need water must share increasingly scarce resources. Being able to calculate how much water reserves are stored in the snow on the mountains in the early stages, helps to better manage resources and prevent conflicts. A team of researchers and entrepreneurs from MobyGIS, Eurac Research, and Sinergise, were funded by the European Space Agency to create the first service that monitors the Alps in their entirety and provides high-resolution real-time maps. The prototype can be tested free of charge for about six months before commercialization.

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11 January 22


“By the Way” è il titolo del nuovo numero di Academia

La rivista di comunicazione della scienza di unibz e Eurac Research questa volta non parla di pandemia.

Nell’ultimo anno e mezzo, quando si è parlato di scienza, lo si è fatto soprattutto a partire dalla pandemia. Anche in Eurac Research e unibz, per forza di cose, molte altre tematiche importanti ne sono state oscurate. Questo numero della rivista Academia si dedica proprio a questi argomenti. Ricercatrici e ricercatori raccontano gli studi che in questo periodo hanno portato avanti in altri settori: dalle energie rinnovabili alla storia, passando per la linguistica, le scienze naturali e la tecnologia.

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18 March 21


Sempre meno bianco: per la prima volta uno studio su tutto l’arco alpino mostra come dal 1971 la copertura nevosa sia in calo

In inverno c’è meno neve soprattutto sotto i 2000 metri; in primavera a tutte le altitudini e in tutte le regioni

Gli studi condotti finora si limitavano a singole regioni o stati dell’arco alpino e si basavano su dati di una ventina, o al massimo di qualche centinaio, di stazioni di misurazione. Ora, in una ricerca coordinata da Eurac Research, sono stati raccolti per la prima volta e valutati in modo unitario i dati sulla neve di più di 2000 stazioni di rilevazione presenti in Italia, Austria, Slovenia, Germania, Svizzera e Francia. I risultati pubblicati sulla rinomata rivista scientifica *The Cryosphere* hanno permesso di descrivere in modo attendibile l’andamento della neve fino a 2000 metri di quota. Al di sopra, le stazioni di misurazione sono troppo poche per poter estrarre informazioni affidabili per tutte le Alpi. Questo insieme omogeneo di dati abbraccia cinque decenni ed è stato creato grazie alla collaborazione di oltre 30 scienziati di tutti gli stati alpini. I risultati e i dati raccolti rappresentano un prezioso supporto per gli studi futuri, in particolare sul cambiamento climatico.

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03 March 21


Neve: come cambia e come cambierà in Alto Adige e nelle Alpi

Un dossier di Eurac Research fa il punto delle ricerche finora disponibili

Questo inverno che volge alla fine è stato straordinariamente ricco di neve. Rispetto alla media degli ultimi anni, in Alto Adige tra dicembre e gennaio ha nevicato quattro volte tanto. In paesi come Sesto o Plan non si vedeva tanta neve a gennaio da almeno quarant’anni. Eppure, gli studi non lasciano dubbi: in media le nevicate sono destinate a diminuire per effetto dei cambiamenti climatici. L’ultimo dossier pubblicato da Eurac Research, a cura del matematico Michael Matiu, sintetizza le ricerche più recenti che riguardano le Alpi e la nostra provincia.

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